ULTIMA GENERAZIONE: CRIMINALIZZATO CHI DENUNCIA LA CRISI CLIMATICA ANZICHÉ PROVVEDIMENTI PER EVITARLA
Ancora nessun provvedimento concreto del Governo contro siccità e collasso socio-climatico
Nel Ddl Borghi, come sempre, solo nuove misure repressive a senso unico
Non è la prima volta che questo Governo predispone strumenti legislativi repressivi “a senso unico”.
“Relativamente al Ddl Borghi, chiediamo al Governo e alla relatrice del provvedimento, la presidente della Commissione Giustizia al Senato Giulia Bongiorno (Lega), quali saranno le pene commisurate per quanti, inquinando l’atmosfera, sversando sostanze tossiche nei fiumi, sotterrando con la complicità della criminalità organizzata rifiuti tossici e radioattivi, sottraendo milioni di ettari di suolo naturale per opere infrastrutturali inutili e dispendiose, continueranno a fare “uso illecito di beni paesaggistici”, violando l’art. 9 della Costituzione Italiana. Anziché impegnarsi nel cambiare completamente rotta riguardo alle politiche ambientali, ecologiche ed energetiche, per evitare che il nostro Paese vada ancora più gravemente e luttuosamente incontro ad una crisi idrica già conclamata in pieno inverno, a fenomeni estremi come alluvioni e frane, a ondate di calore, conseguenze tutte della crisi climatica in corso e della catastrofe ambientale che è sempre più vicina, il Governo preferisce reprimere quanti, con metodi di disobbedienza civile nonviolenta, e senza arrecare alcun danno ad opere d’arte e monumenti, denunciano e gridano che ‘il re è nudo’”, precisa Ultima Generazione.
“Citando una frase di Mahatma Gandhi, che da sempre ci guida, ‘Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti reprimono e poi vinci’. Siamo nella fase in cui ci combattono, io spero che arriverà presto la fase in cui vinceremo la nostra causa. Fa parte del meccanismo della disobbedienza civile non violenta. A un certo punto devono per forza farti passare per il criminale che non sei”, aggiunge Giulio.
La richiesta mesi fa della “sorveglianza speciale” per il nostro attivista Simone Ficicchia, le perquisizioni a casa di Nicole e Giordano dopo l’azione a Palazzo della Signoria di Firenze il 17 Marzo scorso, non devono preoccupare tanto noi, che abbiamo scelto consapevolmente, per usare un’espressione dello scrittore Sandro Veronesi, di “metterci il corpo“, quanto quelle forze politiche e quelle associazioni democratiche che evitano, più o meno consapevolmente, di occuparsi di questi fatti, preferendo restare in una dialettica politica quotidiana tesa solo a “stigmatizzare” parole. Mentre il Governo passa ai fatti, facendo della repressione un obiettivo programmatico. Non vorremmo che, parafrasando lo storico sermone del pastore Martin Niemöller, dopo aver arrestato noi di Ultima Generazione e altri, alla fine arrestassero anche loro.