Vernice sulla statua di Vittorio Emanuele II a Milano

9/03/2023 | Comunicati stampa

Nuova azione di disobbedienza civile nonviolenta a Milano, vernice lavabile sul monumento a Vittorio Emanuele II. La testimonianza di Riccardo: "Imbrattare una statua è scandaloso? Io dico che il vero scandalo è l'assoluta indifferenza del Governo verso le nostre vite, che la crisi climatica distruggerà e sta già distruggendo"

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ULTIMA GENERAZIONE: MILANO, IMBRATTATA LA STATUA DI VITTORIO EMANUELE II IN PIAZZA DUOMO

“Non paghiamo il fossile! Imbrattare una statua è scandaloso? Io dico che il vero scandalo è l’assoluta indifferenza del Governo verso le nostre vite, che la crisi climatica distruggerà e sta già distruggendo.” Riccardo
Milano, 9 marzo 2023 – Questa mattina verso le 10:20 due persone della campagna NON PAGHIAMO IL FOSSILE, promossa dal gruppo Ultima Generazione, hanno imbrattato con vernice lavabile arancione il monumento equestre a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano, utilizzando degli estintori. Dopo il lancio di vernice, Martina e Riccardo hanno distribuito agli astanti dei volantini, lanciandoli al di sotto del basamento della statua. All’arrivo, quasi immediato, delle Forze dell’ordine i due cittadini autori dell’imbrattamento hanno fatto resistenza passiva e sono stati allontanati e portati via dagli ufficiali di Polizia intervenuti. Le forze dell’ordine hanno infine portato Martina e Riccardo alla questura di Milano, in via Fatebenefratelli.

 

Il governo ha investito 41,8 miliardi nell’estrazione di combustibili fossili solo nel 2021. Chiediamo che questa montagna di soldi vada immediatamente tolta dal fossile e investita in una transizione ecologica giusta, in misure a vantaggio della salute dei cittadini e nel futuro delle giovani generazioni” ha dichiarato Fiore questa mattina.

 

“Non paghiamo il fossile! – ha aggiunto RiccardoImbrattare una statua è scandaloso? Io dico che il vero scandalo è l’assoluta indifferenza del Governo verso le nostre vite, che la crisi climatica distruggerà e sta già distruggendo. L’Italia è il sesto investitore al mondo in combustibili fossili, investe persino più di Russia e Arabia Saudita. Dobbiamo liberarci immediatamente di petrolio, carbone e gas: farlo è possibile, manca solo la volontà politica perché viviamo in un sistema in cui il profitto di pochi conta più della vita di milioni di persone“.

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SICCITÀ, GHIACCIAI AI MINIMI… ED EXTRA-PROFITTI PER ENI

La statua di Vittorio Emanuele II è un simbolo caro ai milanesi, in un punto nevralgico della città. Ma ha senso indignarsi per un po’ di vernice lavabile su una statua mentre si continua a ignorare la distruzione delle fondamenta stesse del nostro futuro? Laghi e fiumi ai minimi storici per la siccità, ghiacciai che scompaiono, ondate di calore ed eventi estremi sempre più devastanti e frequenti: questi sono gli effetti della crisi climatica, visibili e allarmanti, ma invece di agire per mitigarli il Governo fa di tutto per aggravarli, alleandosi con le aziende del fossile che stanno registrando, in un crudele paradosso, i profitti più alti di sempre. Il 23 febbraio ReCommon e Greenpeace Italia hanno denunciato l’“oltraggioso” profitto di Eni ( che, ricordiamo, è per il 30% del suo azionariato di proprietà dello Stato) del 2022:

Mentre la crisi climatica si aggrava e milioni di persone sono alle prese con maxi bollette e caro energia, ENI annuncia oggi un utile operativo adjusted di gruppo nell’esercizio 2022 di 20,4 miliardi di €. I profitti più alti di sempre e più del doppio rispetto al 2021, frutto degli altissimi picchi di prezzo raggiunti nel 2022 dalle fonti fossili al centro del suo business, come il gas. La gran parte di questi profitti andrà in forma di dividendi e riacquisto di azioni proprie a vantaggio degli azionisti, per il 70 per cento privati.” (leggi il comunicato stampa qui). 

Continuare a immettere CO2 nell’atmosfera bruciando carbone, petrolio e gas significa accelerare la nostra corsa verso il baratro, mentre dovremmo tirare il freno a mano e ripensare radicalmente le basi del nostro sistema economico.

 

La comunità scientifica è ignorata e derisa, le manifestazioni “classiche” non hanno sortito alcun effetto: non abbiamo altri mezzi per richiamare l’attenzione sul problema se non entrare in resistenza civile. Lanciamo il nostro grido d’allarme sempre più alto, siamo terrorizzate e non ci fermeremo finché il governo italiano non avrà tolto fino all’ultimo euro dai combustibili fossili per investirli in una transizione giusta, anteponendo al profitto il futuro delle prossime generazioni e la vita di tutte noi” ha concluso Riccardo.

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La nuova richiesta del movimento è:

➤  Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili

Ultima Generazione sta chiedendo al governo italiano un “#FondoRiparazione” da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link. Più approfondimenti sul #FondoRiparazione sono disponibili a questo link.

 

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