ULTIMA GENERAZIONE: PROCESSI A ROMA E MILANO. NON LUOGO A PROCEDERE A ROMA E ASSOLUZIONE A MILANO

4/07/2025 | Comunicati stampa

“Non luogo a procedere” per il primo blocco al Colosseo; a Milano assoluzione perché il fatto non costituisce reato 17 giugno 2025 –  Due udienze  in due città in due giorni, due risultati importanti. A Roma e Milano per due blocchi stradali. nel caso di Roma, si trattava dell’udienza predibattimentale  per  il  blocco nella strada […]

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“Non luogo a procedere” per il primo blocco al Colosseo; a Milano assoluzione perché il fatto non costituisce reato

17 giugno 2025 –  Due udienze  in due città in due giorni, due risultati importanti. A Roma e Milano per due blocchi stradali. nel caso di Roma, si trattava dell’udienza predibattimentale  per  il  blocco nella strada di fronte al Colosseo a Roma nel novembre del 2022. Le accuse erano di interruzione di pubblico servizio e di infrazione di foglio di via  Per decisione del Tribunale è stato disposto il non luogo a procedere per irrilevanza del fatto. “Ancora una volta – ha dichiarato Simone, uno degli imputati – il tribunale ha deciso che di queste cose non ha senso trattare. Questa è una decisione importante perché dice non solo che quello che facciamo è legittimo e non ha senso venga portato in tribunale. A Milano invece è arrivata la sentenza con rito abbreviato per il blocco stradale in via Palmanova, avvenuto nel febbraio del 2023. Le persone imputate sono state assolte per insussistenza del reato (erano state accusate di manifestazione non preavvisata e violazione del foglio di via), mentre uno degli imputati, riconosciuto come “promotore” della manifestazione è stato giudicato non punibile (tenuità del fatto) per reato di manifestazione non preavvisata (assolto pienamente per il reato di violazione del foglio di via). Queste due decisioni ci dicono che nonostante le politiche di criminalizzazione del dissenso dell’attuale governo, le nostre azioni sono riconosciute come azioni di protesta e non come reati. Ma ci sono ancora molti processi da affrontare e molta è la strada da fare  per affrontare la crisi climatica e la crisi democratica in cui versa il nostro paese 

PERCHÈ L’AZZERAMENTO DELL’IVA SUI BENI ESSENZIALI?

In un Paese dove il potere d’acquisto reale è calato del 10%, azzerare l’IVA su pane, pasta, olio e altri beni di base — oggi tassati tra il 4% e il 10% — è il minimo indispensabile. Ultima Generazione sfida il governo sul suo stesso terreno: chiediamo l’attuazione di una promessa fatta da Fratelli d’Italia, poi rimasta lettera morta. Loro ne hanno fatto propaganda. Noi vogliamo realizzarla davvero. Tagliamo l’IVA!

PERCHÉ IL BOICOTTAGGIO?

La campagna lanciata oggi è semplice: se entro l’autunno raccoglieremo 100.000 adesioni, da ottobre partirà un boicottaggio organizzato contro i supermercati, per chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali, finanziato con un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende responsabili della crisi climatica. Il boicottaggio è una tattica di pressione collettiva che può funzionare: in Croazia ha portato il governo a calmierare i prezzi. Colpendo economicamente e mediaticamente la GDO, possiamo spingerla a sostenere la nostra richiesta. Non toglie responsabilità alla grande distribuzione, che è uno dei settori più potenti e meno trasparenti del Paese: mentre milioni di famiglie e agricoltori subiscono l’inflazione climatica, i colossi del commercio aumentano profitti e potere, scaricando i costi su chi è più fragile. Il boicottaggio sarà complementare alle altre forme di disobbedienza civile già praticate da Ultima Generazione: non è una rinuncia, ma un passo in avanti verso una partecipazione di massa, accessibile, determinata ed efficace.

E se smettessimo di fare la spesa tutti assieme? 

Fallo anche tu: https://vai.ug/boicottaggio

COSA CHIEDIAMO?

PROTEGGIAMO I RACCOLTI DALLA CRISI CLIMATICA

L’agricoltura è in crisi per colpa del collasso climatico: siccità, alluvioni e grandinate mettono a rischio i raccolti e, di conseguenza, la sopravvivenza delle piccole aziende agricole italiane. Proteggiamo i raccolti attraverso politiche che sostengano economicamente gli agricoltori e tutelino le risorse naturali, fermando il consumo di suolo e promuovendo pratiche climaticamente sostenibili.

AGGIUSTIAMO I PREZZI TAGLIANDO L’IVA

Il cibo costa troppo per chi lo compra e rende poco a chi lo produce. Chiediamo a Meloni il taglio immediato dell’IVA sui beni essenziali: basta tassare i bisogni vitali. Impegniamoci in almeno  100.000 a dire questo basta coi fatti: niente spesa nei supermercati da sabato 11 ottobre finchè non verrà tagliata l’IVA sui beni essenziali. Quando la rabbia collettiva si organizza, diventa forza vera.

FACCIAMO PAGARE I RESPONSABILI

Chi rompe paga: la transizione non può essere finanziata con le nostre tasse ma con le ricchezze e privilegi di chi ha speculato per decenni sul nostro benessere e sul nostro ambiente. È responsabilità del governo reperire le risorse dove già esistono: l’agrobusiness, la GDO, i grandi patrimoni,l’industria fossile e quella militare.