ULTIMA GENERAZIONE: NERVIANO, BLOCCATO L’INGRESSO DELLA LEONARDO
Siamo qui per ricordare l’enorme potere che hanno i lavoratori
Nerviano, 22 ottobre 2025– Questa mattina alle 7.40 una ventina di attiviste di Ultima Generazione, Palestine Action Italia, BDS, Global Movement To Gaza e Milano per la Palestina hanno bloccato l’ingresso principale della sede di Nerviano della Leonardo Spa. Le manifestanti hanno dialogato con i dipendenti dello stabilimento, portando un messaggio di responsabilità collettiva nel interrompere i rapporti con Israele. Dopo poco, sono giunti sul posto i carabinieri che hanno identificato le persone che hanno preso parte all’azione.
Una delle attiviste ha dichiarato: “Siamo qui a chiedere che i lavoratori e lavoratrici riconoscano il potere politico delle loro azioni, del loro tempo, del loro lavoro in solidarietà con ai lavoratori di Taranto che stanno portando avanti una petizione dall’interno per chiedere che tutti i rapporti commerciali che Leonardo intesse ancora con Israele vengano interrotti sia quelli diretti che quelli indiretti. Avete un enorme potere come dipendenti di questa azienda in questo momento storico”
IL POTERE DEI LAVORATORI DURANTE UN GENOCIDIO
Questa azione vuole ricordare che, anche di fronte a un sistema industriale e militare colossale, il potere reale risiede nelle mani di chi lavora. I dipendenti di Leonardo — come di ogni altra grande azienda — hanno la possibilità di rifiutare la complicità con la guerra, chiedendo trasparenza, responsabilità e coerenza etica.
La storia del movimento operaio insegna che i lavoratori non sono ingranaggi, ma protagonisti della trasformazione sociale. Oggi più che mai, con il genocidio in corso in Palestina e l’espansione delle industrie belliche, questa consapevolezza diventa urgente e necessaria.
Ci rivolgiamo ai dipendenti di Leonardo vi chiediamo di pretendete trasparenza sugli atti di “due diligence”, è vostro diritto sapere come le vostre competenze vengono impiegate al servizio di Israele. Il segreto commerciale non potrà esonerarvi dalle responsabilità morali e storiche. I vostri dirigenti non solo si macchiano del sangue dei palestinesi sterminati, lo fanno anche a spese vostre e nostre che spesso non abbiamo alternative in un’economia al collasso.


