BOICOTTIAMO! CONTRO LA CRISI DEI PREZZI, DEL CLIMA E IL GENOCIDIO.
Dall’11 ottobre ogni sabato non andiamo a fare la spesa!
- Per non sostenere regimi criminali come Israele!
- Perché mentre tutto costa sempre di più, i nostri stipendi sono fermi da anni: l’Italia è l’unico paese europeo in cui gli stipendi sono diminuiti dal 1990 a oggi!
- Perché i prezzi del cibo aumentano sempre di più ma a guadagnare sono i supermercati e l’agribusiness e non gli agricoltori!
- Perché il governo non interviene sui prezzi e spende miliardi in armi!
- Perché la crisi climatica devasta i raccolti, ma a pagare sempre di più, siamo noi e non chi ne è responsabile!
Ogni anno i prezzi salgono vertiginosamente mentre i nostri stipendi restano fermi. Una bottiglia d’olio d’oliva arriva a costare 12€, un pacco di pasta 2€ e le ciliegie 13€ al chilo. In Italia fare la spesa è diventato un furto quotidiano, ma le grandi catene di supermercati continuano ad arricchirsi. É il momento di dire basta!
L’11 ottobre parte il boicottaggio dei supermercati. Vogliamo essere almeno in 100.000!
Solo insieme possiamo diventare una minaccia reale per chi accumula una ricchezza spropositata sfruttando il nostro lavoro e le risorse collettive. Per essere efficaci, abbiamo bisogno di contarci, aderisci anche tu!
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Perché il governo di Giorgia Meloni è responsabile?
Perché Giorgia Meloni continua a fornire sostegno al genocidio in corso, prepara 100 miliardi di euro all’anno per la spesa militare mentre non fa nulla per aggiustare i prezzi. Investono in bombe, non in pane.
Cosa può fare il governo?
Intervenire sui prezzi, smettere di investire in armi e sostenere il genocidio
Il governo può intervenire subito e aggiustare i prezzi tagliando l’IVA che paghiamo sui beni essenziali. Lo deve fare tagliando le spese militari e tassando chi è responsabile di questa crisi: i colossi del fossile, l’1% più ricco e chi specula alle nostre spalle.
Ci sono altre ragioni per boicottare i supermercati?
Per mettere in difficoltà un governo che continua a sostenere il genocidio in Palestina.
Per far pagare la crisi climatica a chi ne è responsabile: le lobby del fossile e dell’agribusiness
Per difendere il piccolo commercio e l’agricoltura, distrutti da prezzi imposti e dalla crisi climatica.
Per denunciare lo sfruttamento dei lavoratori nelle catene e il caporalato in agricoltura.
Per fermare lo spreco alimentare che i grandi supermercati causano.
Per contrastare il consumo di suolo causata dalla costante apertura di nuovi supermercati.
Per boicottare chi collabora con regimi criminali, come Israele.
Il boicottaggio è anche un gesto di solidarietà: fallo per te, ma anche per chi non ce la fa più.
Ma perché il boicottaggio è efficace?
Perché colpisce nel vivo: i profitti. Una volta a settimana, non facciamo la spesa nei supermercati. È semplice, legale e alla portata di chiunque. È un gesto individuale ma se lo facciamo in tanti diventa una forza collettiva potente e astuta. In Croazia quest’anno ha funzionato: hanno boicottato una volta a settimana e il governo è intervenuto per abbassare i prezzi.
Ok, ma come faccio a boicottare?
Semplice: basta non andare a fare la spesa al supermercato tutti i sabati. Un giorno alla settimana potrebbe sembrarti poco ma in Croazia quest’anno con questa frequenza sono riusciti a creare grandi danni ai supermercati e far intervenire il governo per smettere di finanziare il riamo e aggiustare i prezzi.
Ma dove posso fare la spesa?
Esistono altri luoghi dove fare la spesa il sabato. Per quanto sappiamo che non sono perfette, esistono delle alternative largamente preferibili ai grandi supermercati che impongono prezzi ingiusti sia a chi il cibo lo produce sia a chi lo compra.
Alimentari e mercati di quartiere
In questo modo alimenti l’economia locale e combatti la concentrazione di potere dei grandi supermercati
Piattaforme di vendita diretta, gruppi d’acquisto solidali e mercati contadini
Lo sapevi che su 100 euro di spesa in beni alimentari al supermercato, solo 7 euro finiscono in mano ai produttori? Comprando da questi rivenditori, incentivi una vendita molto più diretta e un giusto prezzo a chi produce il cibo che mangiamo!
Ogni sabato, noi boicottiamo!
Perché il boicottaggio?
Il boicottaggio coordinato di massa ci permette di far sentire la nostra voce. Una crisi in questo paese c’è. Attraverso l’inflazione, l’inazione del governo e l’avidità dei grandi supermercati e multinazionali del cibo, la crisi viene scaricata completamente sui cittadini. Non pensiamo di dover essere noi a doverla pagare, tantomeno gli agricoltori e non abbiamo intenzione di cooperare.
Per questo da ottobre iniziamo a boicottare i supermercati. Vogliamo far vedere che l’azione collettiva ha il potere di cambiare le cose e imponendo al governo di far in modo che a pagare crisi e transizione siano i responsabili.
Per poterlo fare abbiamo bisogno di una partecipazione di massa, per questo motivo è cruciale che anche tu aderisca!
Il boicottaggio coordinato è una tattica potente: coinvolge migliaia di persone e mette una pressione reale sul governo e sulla grande distribuzione organizzata, cioè i supermercati.
Storicamente il boicottaggio è una tattica molto efficace che avuto effetti straordinari nel caso del movimento anti-apartheid o il rifiuto di pagare la poll-tax negli anni 90 nel Regno Unito.
Quest’anno, ci sono già stati due scioperi dei supermercati in Europa per protestare contro l’inflazione, in Svezia e in Croazia, dove un boicottaggio coordinato per un giorno alla settimana dei supermercati è riuscito a far intervenire il governo per calmierare i prezzi di molti prodotti.
Il danno economico diretto e quello di immagine che arrecheremo se in 100.000 inizieremo a boicottare i supermercati li spingerà a chiedere al governo di intervenire. Questo può funzionare solo se riusciremo ad avere una massa critica che boicotterà assieme in maniera coordinata da ottobre.
Chi ha già aderito al boicottaggio
Oltre a decine di migliaia di persone (trovi il numero aggiornato in tempo reale in cima alla pagina) anche tantissime associazioni e realtà stanno decidendo di aderire al boicottaggio dei supermercati organizzato da Ultima Generazione.
In ordine alfabetico hanno aderito:
- ACAIM
- Acrobax Project
- Attac Italia
- Campi Aperti
- Cannabis Cura Sicilia
- CO-Energia Progetti Collettivi di Economia Solidale
- Comitato Nazionale di Coordinamento e di Azione per l'Evoluzione Agricola
- Confederazione Sinistre Italiane
- Generazioni Future
- Italy Need Sex Education
- L'Onda Fertile, agricoltura rigenerativa
- Laboratorio Politico ISKRA
- Le veglie contro le morti in mare
- Parents For Future Roma
- SEquS
- Sindacato Sociale di Base
- Shangri-la' EcoVillage
- USICONS
Fai parte di un'associazione o organizzazione e vuoi aderire anche a nome della tua associazione/organizzazione? Scrivici un'email a incontri@ultima-generazione.it!
Oltre l'adesione
Abbiamo realizzato una guida chiamata "Prontuario" sulle azioni che puoi intraprendere per diffondere il boicottaggio dei supermercati.