ULTIMA GENERAZIONE: MILANO, AZIONE AL MUSEO DEL NOVECENTO ASSOLTI PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE

8/07/2025 | Comunicati stampa, Notizie, Processi

Mentre il Decreto Sicurezza della Meloni è stato bocciato dalla Cassazione Milano, 8 Luglio 2025 – Ieri 7 Luglio presso il Tribunale di Milano si è tenuta l’udienza per il processi di Appello ad Ultima Generazione relativamente all’azione al Museo del Novecento il 30.07.2022, in cui gli attivisti si incollarono all’opera “Forme uniche nella continuità […]

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Mentre il Decreto Sicurezza della Meloni è stato bocciato dalla Cassazione

Milano, 8 Luglio 2025 – Ieri 7 Luglio presso il Tribunale di Milano si è tenuta l’udienza per il processi di Appello ad Ultima Generazione relativamente all’azione al Museo del Novecento il 30.07.2022, in cui gli attivisti si incollarono all’opera “Forme uniche nella continuità dello spazio” di Umberto Boccioni. Persone coinvolte: 5. Reati contestati: art. 76 c. 3 dlgs 159/2011

Durante l’udienza, il Procuratore Generale ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato riconoscendo lo stato di necessità. Al termine del dibattimento il Giudice ha assolto le persone di Ultima Generazione perché il fatto non sussiste. 

Simone, 22 anni, musicista, ha dichiarato: “Oggi è stata emessa una sentenza molto importante, siamo stati nuovamente assolti tutti e cinque per il danneggiamento che non c’era al basamento di plastica dell’opera di Boccioni. Ci eravamo incollati lì senza creare nessun danno, e il giudice ha confermato che questa cosa non comporta alcun reato. Abbiamo potuto spiegare le nostre motivazioni, del perché abbiamo fatto l’azione, e del perché ci spaventa la crisi climatica, che ci spaventava nel 2022 e continua a farlo anche oggi, con un’umanità che come l’installazione di Boccioni, continua a correre senza senso verso un progresso che non c’è”.

LA CORTE DI CASSAZIONE HA BOCCIATO IL DECRETO SICUREZZA

La Corte di Cassazione, nella sua relazione 33/2025 sulle novità normative (documento non vincolante ma di altissima autorevolezza giuridica), ha espresso una bocciatura senza appello, raccogliendo e facendo proprie le criticità evidenziate da tutta la comunità giuridica: dall’accademia alla magistratura, fino all’avvocatura. Il risultato, secondo la Suprema Corte, sarà un aumento dei processi e del numero di persone in carcere.

PERCHÈ L’AZZERAMENTO DELL’IVA SUI BENI ESSENZIALI?

In un Paese dove il potere d’acquisto reale è calato del 10%, azzerare l’IVA su pane, pasta, olio e altri beni di base — oggi tassati tra il 4% e il 10% — è il minimo indispensabile. Ultima Generazione sfida il governo sul suo stesso terreno: chiediamo l’attuazione di una promessa fatta da Fratelli d’Italia, poi rimasta lettera morta. Loro ne hanno fatto propaganda. Noi vogliamo realizzarla davvero. Tagliamo l’IVA!

PERCHÉ IL BOICOTTAGGIO?

La campagna lanciata oggi è semplice: se entro l’autunno raccoglieremo 100.000 adesioni, da ottobre partirà un boicottaggio organizzato contro i supermercati, per chiedere al governo il taglio dell’IVA sui beni essenziali, finanziato con un prelievo sugli extraprofitti delle grandi aziende responsabili della crisi climatica. Il boicottaggio è una tattica di pressione collettiva che può funzionare: in Croazia ha portato il governo a calmierare i prezzi. Colpendo economicamente e mediaticamente la GDO, possiamo spingerla a sostenere la nostra richiesta. Non toglie responsabilità alla grande distribuzione, che è uno dei settori più potenti e meno trasparenti del Paese: mentre milioni di famiglie e agricoltori subiscono l’inflazione climatica, i colossi del commercio aumentano profitti e potere, scaricando i costi su chi è più fragile. Il boicottaggio sarà complementare alle altre forme di disobbedienza civile già praticate da Ultima Generazione: non è una rinuncia, ma un passo in avanti verso una partecipazione di massa, accessibile, determinata ed efficace.

E se smettessimo di fare la spesa tutti assieme? 

Fallo anche tu: https://vai.ug/boicottaggio

COSA CHIEDIAMO?

PROTEGGIAMO I RACCOLTI DALLA CRISI CLIMATICA

L’agricoltura è in crisi per colpa del collasso climatico: siccità, alluvioni e grandinate mettono a rischio i raccolti e, di conseguenza, la sopravvivenza delle piccole aziende agricole italiane. Proteggiamo i raccolti attraverso politiche che sostengano economicamente gli agricoltori e tutelino le risorse naturali, fermando il consumo di suolo e promuovendo pratiche climaticamente sostenibili.

AGGIUSTIAMO I PREZZI TAGLIANDO L’IVA

Il cibo costa troppo per chi lo compra e rende poco a chi lo produce. Chiediamo a Meloni il taglio immediato dell’IVA sui beni essenziali: basta tassare i bisogni vitali. Impegniamoci in almeno  100.000 a dire questo basta coi fatti: niente spesa nei supermercati da sabato 11 ottobre finché non verrà tagliata l’IVA sui beni essenziali. Quando la rabbia collettiva si organizza, diventa forza vera.

FACCIAMO PAGARE I RESPONSABILI

Chi rompe paga: la transizione non può essere finanziata con le nostre tasse ma con le ricchezze e privilegi di chi ha speculato per decenni sul nostro benessere e sul nostro ambiente. È responsabilità del governo reperire le risorse dove già esistono: l’agrobusiness, la GDO, i grandi patrimoni ,l’industria fossile e quella militare.