Ci sono troppe emissioni, stiamo correndo verso

Siamo l’Ultima Generazione che può agire concretamente per bloccare tutto questo e garantirsi un futuro.

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La nostra richiesta

Esigiamo dal Governo italiano lo stop dei sussidi pubblici ai combustibili fossili perché non possiamo accettare che i nostri soldi vengano ancora investiti nell’energia fossile che ci sta portando al collasso climatico.

La scienza è chiara, dobbiamo tagliare drasticamente le emissioni e dobbiamo iniziare ora. Con ora si intende ora, non il 2030, non i prossimi decenni.

Perché agire ora

L’Italia è distrutta dalla crisi climatica ed ecologica. A metà del 2023 abbiamo già superato i 500 fenomeni meteorologici estremi (in tutto il 2022 sono stati “solo” 310).

Siamo tra i Paesi più colpiti in Europa e i prossimi anni saranno sempre peggio. Se non cambiamo rotta immediatamente, presto non ci saranno più né cibo né lavoro, rischieremo di perdere le nostre case e sarà la gente comune a pagarne le conseguenze.

Come aiutare

Facciamo azioni di disobbedienza civile nonviolenta perché storicamente sono il mezzo più efficace per portare un reale cambiamento nella società.

Puoi prendere parte alle azioni e alle riunioni nella tua città, partecipare a una presentazione per conoscerci meglio, diventare attivo in un gruppo di lavoro oppure aiutarci a sostenere le spese con una donazione.

Non perdere più nessun aggiornamento!

Mai più gas e petrolio

Se i governi prendessero sul serio la crisi climatica, non ci potrebbero essere nuovi investimenti in petrolio, gas e carbone, da ora – a partire da quest’anno!

 

Fatih Birol,
Direttore esecutivo International Energy Agency (IEA)

Per non finire all’inferno

Siamo su un’autostrada per l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore. L’umanità ha una scelta da compiere: o cooperare sul clima o morire, o andare verso una solidarietà sul clima o il mondo rischia un suicidio collettivo.

 

Antonio Guterres,
Segretario Generale ONU

Non dire “è sempre successo

Basta azioni scellerate, quel “si è fatto sempre così” è suicida.

Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico.

 

Papa Francesco

Non ci resta molto tempo

Sono convinto,

i prossimi 2 o 3 anni determineranno il futuro dell’umanità.

 

Sir David King,
Capo consulente scientifico del governo inglese

Come lo userai?

Scenderai in strada con noi per compiere azioni di disobbedienza civile e ottenere un cambiamento nelle politiche del governo oppure no?

Sarai complice di uno sterminio o farai il possibile per contrastarlo?

Il governo ha tradito gli italiani

L’obiettivo di 1,5°C è morto, i nostri governi ci hanno tradito. Le promesse del passato, gli accordi di Parigi sulla limitazione delle emissioni stanno sfumando giorno dopo giorno. Secondo l’Onu siamo sulla “autostrada per l’inferno climatico”, e abbiamo meno di 3 anni per agire. Meno di tre anni per cambiare rotta e salvarci da un suicidio collettivo.

La politica fossile di oggi minaccia tutti i nostri mezzi di sussistenza. L’anno scorso secondo Coldiretti abbiamo perso il 10% della produzione agricola, il 30% del riso e del frumento (solo due persone su tre potrebbero ancora mangiare la pasta se venisse usato solo grano italiano). Quest’anno in Emilia-Romagna a causa della recente alluvione (provocata da enormi precipitazioni su terreni secchi a causa di due anni di siccità secondo il World Weather Attribution) sono andati distrutti oltre 10 000 000 di alberi da frutto.

Il governo non rispetta la nostra Costituzione

Il nostro governo viola costantemente l’Articolo 9 della Costituzione italiana che “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni“.Il governo italiano, in quanto azionista di Cassa Depositi e Prestiti (principale azionista di ENI), viola anche l’Articolo 41 della nostra Costituzione che dice chiaramente che l’iniziativa economica “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana“.

Le responsabilità di chi governa sono chiare

La causa del collasso ecoclimatico verso cui ci stiamo dirigendo è chiara. Sono passati infatti decenni da quando gli scienziati hanno iniziato ad avvertirci del pericolo di utilizzare i combustibili fossili.Nonostante questo, il Governo italiano investe in energia fossile molto di più rispetto a quanto faccia con energie rinnovabili.Nel 2021 in Italia sono stati stanziati 41,8 miliardi di euro per le fonti fossili (report Legambiente). Ben 7,2 miliardi di euro in più rispetto all’anno precedente. Nel 2022 i numeri sono ancora maggiori. Tra il 2019 e il 2021 l’Italia ha fornito 2,8 miliardi all’anno solo in finanza pubblica per i combustibili fossili piazzandosi al sesto posto mondiale tra i finanziatori dell’energia fossile (report Price of Oil), superando Arabia Saudita e Russia.

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Finanza pubblica italiana investita in combustibili fossili

In quanto cittadini è nostro dovere fare resistenza

Non possiamo accettare che i nostri soldi vengano utilizzati per condannarci al collasso e per violare la nostra Costituzione. Abbiamo il dovere morale di fare tutto quanto in nostro potere per non essere complici di un suicidio collettivo. Per questo abbiamo deciso di compiere azioni di disobbedienza civile nonviolenta per chiedere al nostro governo lo stop dei sussidi pubblici ai combustibili fossili.

Da dove viene il nome "Ultima Generazione"

Siamo la prima generazione a sentire le conseguenze del collasso climatico – e allo stesso tempo l’ultima generazione che può ancora fare qualcosa per contrastarlo in modo efficace. Da qui il nostro nome.

Perché non manifestiamo solo davanti alle aziende inquinanti

Molti di noi hanno cercato di fare proprio questo per molti anni. Abbiamo protestato con i politici e con le aziende fossili, siamo stati per settimane al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (ex MiTE) alla sede di ENI e in suoi diversi punti vendita. Tuttavia l’estrazione di combustibili fossili continua felicemente.

Una manifestazione davanti a ENI non finisce in prima pagina (ne abbiamo fatte diverse), ma un po’ di vernice su una lastra di vetro nel museo o del carbone vegetale in una fontana sì. Pubblicizziamo la nostra disobbedienza civile in modo da poter scuotere la società a lungo termine, portare i media a parlare del collasso climatico e mobilitare quante più persone possibile.

I metodi usati a volte sono impopolari, ma non è un problema

No, il fatto che alcune persone non condividano i metodi non è un problema.

La disobbedienza civile non è un’attività alla ricerca della popolarità. Vogliamo garantire che la minaccia mortale della crisi climatica non possa più essere messa a tacere. Non dobbiamo essere popolari per questo, semplicemente inconfondibili e impossibili da ignorare da parte dei media.

Perché essere fastidiosi purtroppo è necessario
Sfortunatamente, le proteste che non infastidiscono nessuno vengono costantemente ignorate. Possiamo solo sperare di sfondare questo muro di ignoranza con azioni che strappino le persone dalla loro vita quotidiana.

Ecco perché ci sediamo su strade trafficate nel bel mezzo dell’ora di punta, ecco perché ci incolliamo vicino a opere d’arte o lanciamo vernice idrosolubile su monumenti e palazzi istituzionali. Non ci piace compiere questi gesti: veniamo insultati verbalmente, spesso maltrattati fisicamente e trascinati via. Comprendiamo la rabbia e la rabbia, ma andiamo avanti lo stesso perché questo è l’unico modo in cui possiamo portare la società in cui viviamo alla  domanda più cruciale che ci sia: vogliamo sopravvivere insieme a questa crisi climatica oppure no?

Le persone non si allontanano dalla causa

La maggior parte della popolazione italiana ritiene la crisi climatica una delle maggiori sfide da affrontare tuttavia i politici non agiscono perché preferiscono ascoltare le lobby dell’energia fossile. Compiamo azioni di disobbedienza civile affinché i fatti scientifici non vengano più ignorati, affinché le persone di questa maggioranza alzino la voce con i propri rappresentanti politici. Fare la differenziata, chiudere l’acqua quando si lavano i denti o pulire la spiaggia ogni domenica non è sufficiente per costringere i nostri politici a non seguire le lobby del fossile.

Le azioni di disobbedienza civile nonviolenta secondo molti studi sociologici non allontanano le persone dalla causa anzi, ne aumentano il sostegno.

Anche gli scienziati si fanno arrestare

In tutto il mondo non solo persone comuni, ma migliaia di scienziati tra cui i tecnici della NASA e dell’IPCC, stanno compiendo azioni di disobbedienza civile nonviolenta per costringere i propri governi a rispettare gli impegni presi per contrastare il collasso climatico.

E tu cosa farai?

Il mondo è al collasso

Molti colleghi che conosco credono che non arriveremmo mai a 4 gradi di riscaldamento in ogni caso perché prima l’economia collasserebbe e il mondo sprofonderebbe nei conflitti. Siamo l’ultima generazione che può ancora impedirlo.

 

Stefan Rahmstorf

IPCC

Agisci per i tuoi figli

Non so come mai molti genitori non siano ancora attivisti per il clima. Sono fisico, un climatologo e un padre disperato. Sono stato arrestato in seguito a un’azione di disobbedienza civile. L’ho fatto perché non posso stare a guardare – e nemmeno tu dovresti.

 

Peter Kalmus
NASA

Fai disobbedienza civile

Sono stata arrestata e sono estremamente fiera di ciò che ho fatto. La disobbedienza civile è importante perché i governi non stanno agendo contro il cambiamento climatico. Non resta molto tempo.

 

Julia Steinberger
IPCC

È ora di agire

Il tempo è scaduto, la mia generazione sta lasciando ai giovani un mondo a orologeria e non può chiedere loro di farsene carico.

 

Maria Letizia Ruello,
64 anni, ricercatrice universitaria

Portavoce e attivista di Ultima Generazione

Tocca a te!

Scenderai in strada con noi per compiere azioni di disobbedienza civile e ottenere un cambiamento nelle politiche del governo oppure no?

Ti ribellerai a chi ci sta condannando al collasso climatico oppure ne sarai complice?

Siamo in tutta italia

Tutto il nostro paese è sempre più colpito dalle conseguenze del collasso climatico. Improvvise bombe d’acqua e tempeste che provocano frane, smottamenti e alluvioni si alternano a periodi di estrema siccità e ondate di calore, entrando a far parte di una nuova “quotidianità”. Nel frattempo il nostro governo continua a investire i soldi delle nostre tasse nel fossile. Non lo possiamo accettare. Ribelliamoci insieme.

Sempre più persone stanno iniziando a supportare attivamente Ultima Generazione. Fallo anche tu!

Entra a far parte del gruppo della tua città

Partecipa alle riunioni insieme ai tuoi concittadini, organizza presentazioni, distribuisci volantini e, perché no, prendi parte alle prossime azioni di disobbedienza civile nei luoghi in cui vivi.

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