ROMA, ULTIMA GENERAZIONE: CONTINUA LA DISOBBEDIENZA CIVILE. BLOCCO STRADALE SU VIA APPIA NUOVA IN ENTRAMBI I SENSI DI MARCIA
Venti cittadini si sono seduti sulla carreggiata. Una di loro si è incollata all’asfalto. Brusco intervento delle forze dell’ordine.
“Non è la cosa peggiore che sta capitando a me o a voi. La cosa più terribile è il disinteresse del Governo verso le nostre vite”, Bjork
“Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l’unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta, i risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è drammatica. Ho paura per la mia casa. In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia?
Bisogna investire nella messa in sicurezza delle case, nell’abbassamento delle emissioni e non nel fossile. Gli eventi climatici estremi nel 2022 sono raddoppiati. Il disagio che stiamo creando noi in questo momento è nettamente inferiore ai disagi creati dalle grandinate di questi giorni. Chiediamo solo un po’ di fiducia agli automobilisti, lo stiamo facendo per tutti”, hanno spiegato le cittadine e i cittadini che hanno preso parte all’azione di questa mattina.
DI QUESTO PASSO L’ITALIA AZZERERÀ LE EMISSIONI SOLO NEL 2220
Secondo i dati ricordati sabato dal coordinatore di Italy for Climate, Andrea Barbabella, dal 2014 in Italia abbiamo tagliato in media ogni anno 2 milioni di tonnellate di gas serra: continuando così riusciremo ad azzerarle non prima del 2220, mentre l’obiettivo è quello di raggiungere la neutralità climatica al massimo al 2050.
Gli effetti dell’inazione politica e dell’accelerazione della crisi climatica sono evidenti già adesso: Comuni del Piemonte riforniti a gennaio con le autobotti, fiumi a secco e laghi in ritirata nel Nord Italia in pieno inverno, il Veneto che a marzo ha emanato l’ordinanza per carenza di disponibilità idrica, la difficoltà a seminare il riso in Pianura Padana, che sta scatenando una “contesa” per l’acqua tra i contadini. Questa situazione metterà il settore agricolo ancora più in crisi, con pesanti ricadute sulla tenuta di un settore strategico per il Paese e sulla quotidianità degli italiani. Il rincaro dei prezzi dei prodotti e della spesa finirà direttamente sulla tavola delle famiglie e porterà un aumento della povertà sociale.
Per contrastare gli effetti già drammatici della catastrofe climatica non basta un Commissario alla siccità e la solita cabina di regia interministeriale. Serve un intervento strutturale sulle cause: bisogna dirottare subito i 41,8 miliardi di euro (dato 2021) di soldi pubblici degli investimenti fossili, per mettere il sistema-Paese nelle condizioni di contrastare la siccità e il dissesto idrogeologico.
➤ Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili