Non paghiamo il fossile e Rave revolution insieme in una street parade a Roma

21/04/2023 | Comunicati stampa

Dalle 12:00 alle 24:00 musica e ballo come forma di protesta contro la repressione e l’inazione climatica dei governi nella giornata mondiale della terra. Una street parade organizzata dalla coalizione Non paghiamo il fossile e Rave Revolution.

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NON PAGHIAMO IL FOSSILE e RAVE REVOLUTION: il 22/4 a Roma street parade “La fine del mondo”

Dalle 12:00 alle 24:00 musica e ballo come forma di protesta contro la repressione e l’inazione climatica dei governi nella giornata mondiale della terra

Roma, 21 aprile 2022 –  Si chiama “La fine del mondo”, la grande street parade promossa a Roma per domani, 22 aprile dalle 12:00 alle 24:00 da Rave Revolution e dalla coalizione Non paghiamo il fossile, cui aderiscono Ultima Generazione, Scientist Rebellion, Cambiare Rotta, QuestaèRoma, Extinction Rebellion, Rete Ecosocialista, Giovan* Comunist*, Stati Genderali. Obiettivo della giornata: usare musica e ballo come forma di protesta contro l’inazione climatica e la repressione di ogni forma di dissenso da parte del Governo nella giornata mondiale della Terra.

La festa è stata organizzata nell’ambito di una collaborazione internazionale insieme a Rave Revolution e si svolgerà in contemporanea con altri due eventi a Londra (22/4) e New York (21/4) per portare una richiesta ai rispettivi Governi per contrastare il collasso del nostro ecosistema. 

L’iniziativa prevede interventi dal vivo ai quali si alterneranno le note dei dj Nori Sound, Lookadub, Bad Asteroid, Noah.tekno, Gm73tekno, Hot machine23 e Saverio Navari. L’appuntamento è per le 12:00 a piazzale Ostiense, da dove alle 14:30 partirà un corteo che si fermerà a piazza di Porta San Giovanni. Cinquemila le persone attese.

LA MUSICA COME FORMA DI PROTESTA

L’arte è sempre stata una forma di protesta potente di fronte all’ingiustizia: vogliamo creare un evento inclusivo, a cui possano partecipare migliaia di persone che ballano per le strade di Roma: una dimostrazione pacifica che simboleggia l’amore per la vita e porta la voce della cittadinanza.

Un evento grande, rumoroso, che celebra la vita e rivendica una misura precisa dal nostro Governo. Vogliamo creare uno spazio nel quale realtà diverse e persone non politicizzate possano ritrovarsi per portare avanti la stessa richiesta. Un evento molto partecipato che eserciti una pressione forte sull’esecutivo, grazie al consenso che unisce i cittadini”, affermano gli organizzatori.

LA GIORNATA DELLA TERRA E IL FALLIMENTO DELLA CLASSE POLITICA E IMPRENDITORIALE

La street parade si terrà il 22 aprile, il giorno in cui si celebra la giornata della Terra. Una scelta non casuale: la crisi climatica sta distruggendo gli ecosistemi che hanno permesso la vita della specie umana e il nostro Paese è sulla linea di frontiera di questa distruzione. 

È ormai chiaro che i leader politici e imprenditoriali non hanno né il coraggio, né la visione necessaria per attuare i cambiamenti necessari per farci incamminare verso un futuro degno e vivibile su questo pianeta. L’appello della comunità scientifica a ridurre le emissioni di gas climalteranti è cominciato decine di anni fa. Eppure i governi di tutto il mondo hanno incrementato anno dopo anno l’uso dei combustibili fossili e, di conseguenza, le emissioni. Oggi assistiamo al collasso del nostro ecosistema: siccità, alluvioni, perdita di raccolti sempre maggiore, ghiacciai che si sciolgono. Le persone a cui abbiamo finora delegato il nostro potere hanno fallito miseramente e hanno tradito ogni legge morale di tutela e rispetto per la vita a favore del profitto delle élite, che si arricchiscono esponenzialmente ogni anno”, spiegano gli organizzatori.

La richiesta della coalizione Non paghiamo il fossile è:

  • eliminare i sussidi pubblici al settore fossile per allineare ai bisogni reali dei cittadini italiani, anziché agli interessi delle grandi industrie gli investimenti che lo Stato fa con i  soldi dei contribuenti (Non paghiamo il fossile).

La richiesta di Rave Revolution è:

  • sostituire il Gdp (Gross domestic product, Pil) con il Gpi (Genuine Progress Indicator), per avere un indice economico che includa anche gli aspetti sociali e ambientali (Rave Revolution).

Ultima Generazione sta chiedendo al governo italiano un “#FondoRiparazione” da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link. Più approfondimenti sul #FondoRiparazione sono disponibili a questo link.

 

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