Ultima Generazione torna a Roma, blocco stradale in via Tor di Quinto

18/04/2023 | Comunicati stampa

Ultima Generazione scende di nuovo in strada, per l’emergenza climatica e contro ogni politica repressiva. Le azioni continueranno fino a quando le richieste non saranno accolte dal governo. Siccità, dissesto idrogeologico, inflazione dei beni primari, morti per inquinamento e miliardi di perdite per l’agricoltura non fanno cambiare passo al governo: l’unica risposta all’emergenza climatica rimane la repressione del dissenso.

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ROMA, TORNANO I BLOCCHI STRADALI DI ULTIMA GENERAZIONE: INTERROTTO IL TRAFFICO IN VIALE TOR DI QUINTO

Ultima Generazione scende di nuovo in strada, per l’emergenza climatica e contro ogni politica repressiva. Le azioni continueranno fino a quando le richieste non saranno accolte dal governo.

Siccità, dissesto idrogeologico, inflazione dei beni primari, morti per inquinamento e miliardi di perdite per l’agricoltura non fanno cambiare passo al governo: l’unica risposta all’emergenza climatica rimane la repressione del dissenso.

 

ROMA, 18 Aprile 2023 – Questa mattina, verso le 08:10, nove cittadini e cittadine di Ultima Generazione hanno interrotto il traffico in viale Tor di Quinto, all’altezza di Ponte Milvio. Reggevano degli striscioni con su scritto “NON PAGHIAMO IL FOSSILE”, la campagna di disobbedienza civile nonviolenta promossa da Ultima Generazione. Per tutta la durata dell’azione i cittadini hanno discusso con gli automobilisti presenti sulla gravità della situazione climatica corrente e dell’inaccettabilità dell’inazione della politica per mitigarne i danni. Verso le 08:15 sul posto sono arrivate le Forze dell’ordine che alle 08:35 hanno spostato i presenti dalla strada. Infine i cittadini di Ultima Generazione sono stati portati in questura. Il tempo effettivo del blocco è stato di 25 minuti. Nulla in confronto ai disagi e ai rallentamenti dovuti alle grandinate straordinarie degli ultimi giorni.

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“Ci dispiace creare disagio a queste persone ma è l’unico modo. Stiamo facendo grossi sacrifici per il bene di tutti e stiamo andando nella direzione giusta, i risultati li stiamo ottenendo. Non possiamo fare finta di nulla, la situazione è drammatica. Ho paura per la mia casa. In Italia nel 91% dei comuni italiani oltre 3 milioni di famiglie vivono in zone a rischio alluvioni e frane. Ce le siamo già dimenticate le persone e i bambini morti nelle Marche e a Ischia?

Bisogna investire nella messa in sicurezza delle case, nell’abbassamento delle emissioni e non nel fossile. Gli eventi climatici estremi nel 2022 sono raddoppiati. Il disagio che stiamo creando noi in questo momento è nettamente inferiore ai disagi creati dalle grandinate di questi giorni. Chiediamo solo un po’ di fiducia agli automobilisti, lo stiamo facendo per tutti”, hanno spiegato le cittadine e i cittadini che hanno preso parte all’azione di questa mattina.

 

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DDL LISEI E L’INCOERENZA DEI GOVERNI

“La repressione sta diventando la risposta più facile al dissenso. Le azioni illegali a volte sono legittime e quelle degli attivisti climatici lo sono”. Queste le parole di M. Forst, relatore ONU, che sottolineano la forte incoerenza di un governo che invece di ascoltare preferisce criminalizzare. Un governo che con questi gesti eclatanti vuole intimidire e distogliere l’attenzione dalla propria incompetenza e da quella dei suoi predecessori. Stiamo perdendo decine di miliardi di euro di soldi pubblici a causa dell’emergenza climatica. L’agricoltura è in ginocchio, il 13% degli italiani è sul lastrico, la mancanza d’acqua vuol dire anche carenza di energia, la spesa per la sanità pubblica aumenta esponenzialmente a causa delle migliaia di persone che si ammalano di inquinamento. La coesione sociale è a rischio e i governi decidono di continuare a investire in trivellazioni e nel fossile. Non c’è più tempo: dieci anni fa i governi avrebbero già dovuto ridurre le emissioni del 3,3% ogni anno. Dobbiamo intervenire ora!

 

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La richiesta mesi fa della “sorveglianza speciale” per il nostro attivista Simone Ficicchia, le perquisizioni a casa di Nicole e Giordano dopo l’azione a Palazzo della Signoria di Firenze il 17 Marzo scorso, non devono preoccupare tanto noi, che abbiamo scelto consapevolmente, per usare un’espressione dello scrittore Sandro Veronesi, di “metterci il corpo“, quanto quelle forze politiche e quelle associazioni democratiche che evitano, più o meno consapevolmente, di occuparsi di questi fatti, preferendo restare in una dialettica politica quotidiana tesa solo a “stigmatizzare” parole. Mentre il Governo passa ai fatti, facendo della repressione un obiettivo programmatico. Non vorremmo che, parafrasando lo storico sermone del pastore Martin Niemöller, dopo aver arrestato noi di Ultima Generazione e altri, alla fine arrestassero anche loro.
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La nuova richiesta del movimento è:

➤  Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili

Ultima Generazione sta chiedendo al governo italiano un “#FondoRiparazione” da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link. Più approfondimenti sul #FondoRiparazione sono disponibili a questo link.

 

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