Cittadini si incollano alla fontana del Liotru a Catania

11/03/2023 | Comunicati stampa

Le azioni di Ultima Generazione arrivano ora anche nel sud Italia gridando a gran voce "NON PAGHIAMO IL FOSSILE". Cittadini si incollano alla fontana dell'elefante Liotru in Piazza Duomo a Catania.

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ULTIMA GENERAZIONE: CATANIA, CITTADINI SI INCOLLANO ALLA FONTANA DELL’ELEFANTE LIOTRU

A fine secolo Piazza Duomo di Catania sommersa d’acqua. Rimarrà solo il Liotru

Catania, 11 marzo 2023 – Questa mattina verso le 10:00 cinque cittadini e cittadine della campagna NON PAGHIAMO IL FOSSILE, promossa da Ultima Generazione, hanno deciso di incollarsi al basamento della fontana dell’Elefante (Liotru), simbolo della città di Catania. Con loro due striscioni con scritto “NON PAGHIAMO IL FOSSILE”. Dopo un po’ di tempo dall’inizio della dimostrazione tre giovani passanti si sono seduti dietro allo striscione della campagna, supportando così l’iniziativa che denuncia le gravi condizioni attuali e i rischi che andiamo correndo continuando a osservare immobili le politiche estrattiviste del nostro Governo. Trascorsa mezz’ora sul posto sono arrivate la Digos e la Polizia. Intorno alle 12 le tre persone che avevano incollato le mani alla fontana hanno usato del solvente per rimuovere la colla senza danni.

Migliaia di anni fa, gli elefanti nani che vivevano in Sicilia si sono estinti. Oggi, l’umanità rischia di fare la stessa fine. Se non affrontiamo seriamente la crisi climatica, piazza Duomo a Catania verrà sommersa da due metri di acqua entro la fine del secolo. I nostri figli dovranno emigrare perché le pianure saranno allagate e il resto della Sicilia sarà un deserto. I nostri anziani moriranno per le ondate di calore sempre più forti che arriveranno. Rimarrà solo il Liotru.

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“Il mese scorso qui in Sicilia abbiamo avuto un uragano mediterraneo, l’ennesimo evento estremo che sta già mettendo in ginocchio questo territorio insieme a incendi, temperature estive infernali e altri fenomeni che diventeranno sempre più frequenti nei prossimi anni. Per anni mi sono dedicato all’attivismo ecologista a livello locale, vado in bicicletta, coltivo un orto urbano e ho ridotto sensibilmente i miei consumi. Parlo della crisi climatica nei miei corsi universitari, ho partecipato a manifestazioni e firmato petizioni. Purtroppo tutto questo non basta perché la gravità della situazione richiede interventi urgenti e radicali da parte delle istituzioni, come l’interruzione di tutti i finanziamenti pubblici ai combustibili fossili. Sono anche un ricercatore nel campo delle scienze sociali, quindi so bene che la resistenza civile nonviolenta è un metodo che storicamente ha importanti conquiste civili. Oggi sono qui a disobbedire in maniera nonviolenta per il diritto alla vita delle prossime generazioni, perché
se andiamo avanti così questa terra potrebbe diventare invivibile e potremmo estinguerci come è successo agli elefanti nani molti anni fa”, ha dichiarato Gesualdo

NOI E LIOTRU, LO STESSO DESTINO
Nel corso dei secoli per la Sicilia l’acqua è stata risorsa preziosa e bene comune. Lo testimonia il tema artistico della Fontana dell’Elefante, sul cui basamento due sculture riproducono i due fiumi di Catania, il Simeto e l’Ametano. Con la catastrofe climatica in corso, invece, l’acqua da elemento vitale, è diventata problema, pericolo, minaccia. Il piccolo elefante in pietra lavica posto sulla sommità, visto dalla prospettiva dei nostri tempi, sembra quasi cercare di mettersi in salvo dalle conseguenze certe della catastrofe climatica che si sta manifestando anche nella regione e che fa sì che si alternino periodi di grave siccità, come nel Luglio 2022 (tanto da far dichiarare al presidente Schifani lo stato di calamità naturale per la provincia di Catania), a gravi fenomeni alluvionali, come quelli dovuti all’inedito “medicane Nikola”, che tra il 9 e il 10 febbraio scorso ha provocato danni pesantissimi sulla città di Catania. Non si dimentichi poi l’alluvione che a Catania nell’ottobre 2021, con i 265 millimetri di pioggia caduti in 48 ore, provocò tre vittime. Se non arriverà una radicale inversione di rotta della politica e dei Governi, difficilmente Liotru, e stavolta noi con lui, riuscirà a salvarsi da una nuova estinzione.
La sola strada per evitare questo destino, che già sembra predeterminato, è quello di interrompere tutti i sussidi pubblici ai combustibili fossili (41,8 miliardi di euro in Italia nel 2021), e di reinvestire questi fondi per sostenere le fasce più deboli della popolazione nella transizione energetica, per creare nuovi posti di lavoro nella produzione di energia pulita e rinnovabile, e nel potenziamento del trasporto pubblico, nell’efficentamento energetico dei nostri edifici per difenderci dal caldo in estate, e nella prevenzione degli incendi che ogni estate devastano la nostra terra. Dirottando subito le faraoniche risorse per la costruzione del “mitico” Ponte sullo Stretto di Messina (in un territorio ad elevatissimo rischio sismico), allo sviluppo di una moderna rete ferroviaria; in una Regione in cui, secondo il recente “Libro Bianco delle priorità infrastrutturali della Sicilia” di Unioncamere, l’84% della rete ferroviaria è a singolo binario e scartamento ridotto, e per metà non è elettrificata, ma ancora a trazione diesel.

“Ho scelto di prendere parte a quest’azione di disobbedienza civile, perché sento il dovere di essere un sassolino nel motore dei Governi che distruggono la biodiversità e inquinano l’aria, il suolo, l’acqua. Quando i Governi del mondo ci faranno abitare questo pianeta in un modo che rispetta tutta la vita, sarò un cittadino modello”, ha detto Emile.

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La nuova richiesta del movimento è:

➤  Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili

Ultima Generazione sta chiedendo al governo italiano un “#FondoRiparazione” da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link. Più approfondimenti sul #FondoRiparazione sono disponibili a questo link.

 

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