Blocco stradale in via Palmanova a Milano

22/02/2023 | Comunicati stampa

Abbiamo bloccato il traffico in Via Palmanova a Milano per portare attenzione sul collasso ecoclimatico a cui stiamo andando incontro. La Lombardia è già in crisi idrica e Coldiretti lancia un terribile allarme: rischiamo di perdere i raccolti. Esigiamo dal governo italiano lo stop immediato di tutti i sussidi pubblici ai combustibili fossili.

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ULTIMA GENERAZIONE: MILANO, BLOCCO STRADALE IN VIA PALMANOVA

Dopo un 2022 critico, torna nelle campagne la siccità. Sappiamo cosa ci aspetta: lo scarico delle responsabilità su chi consuma

INTERVENIAMO SULLE CAUSE: NON PAGHIAMO IL FOSSILE

Milano, 22 febbraio 2023 – Questa mattina alle ore 10:00 otto cittadine e cittadini parte della campagna NON PAGHIAMO IL FOSSILE, promossa dalla coalizione Ultima Generazione, hanno bloccato il traffico sedendosi sull’asfalto di Via Palmanova, incrocio via Cesana sulla carreggiata del senso di marcia in direzione Milano. Appena prima di sedersi hanno spiegato due striscioni con scritto NON PAGHIAMO IL FOSSILE. I cittadini della campagna di disobbedienza civile per tutta la durata dell’azione hanno dialogato con gli automobilisti presenti, discutendo della gravità della situazione climatica corrente e dell’inaccettabilità dell’inazione della Politica per contenerne i danni. Verso le 10:20 sul posto sono arrivate le Forze dell’ordine, Polizia locale e Polizia, che alle 10:30 hanno spostato i presenti dalla strada. Infine i cittadini di Non paghiamo il fossile sono stati portati in questura.

“Non ci rassegniamo ad accettare il finale che gli industriali del fossile, con la complicità dei politici, hanno scritto per i nostri e i loro figli. Vogliamo riscrivere il copione e far sì che i soldi degli italiani vengano investiti in un futuro di vita. Non vogliamo assistere da spettatori passivi. Vogliamo che i cittadini tornino a essere protagonisti e possano scrivere la sorte dei prossimi decenni, dirottando gli investimenti in morte su un futuro di vita”

Bjork

cittadina italiana che supporta Non paghiamo il fossile - Ultima Generazione

Non paghiamo il fossile - Blocco stradale di Ultima Generazione
Italia: siccità a febbraio e investimenti nel fossile
 

Milano e tutta la Lombardia sono già in crisi idrica ed emergenza siccità. Questo il quadro fornito da Arpa Lombardia, aggiornato al 2 febbraio: il totale delle riserve idriche al 29 gennaio è di 1,7 milioni di metri cubi, quasi dimezzato (-44,5%) rispetto alla media del periodo 2006-2020. Pesa la scarsità di precipitazioni: il manto nevoso è ridotto al 46,2% della media, gli invasi hanno il 28,7% di acqua in meno e i laghi sono a -51,6%. L’intero bacino del Po, osservato dal satellite, si presenta quasi prosciugato (vd. TG La7, 17 febbraio): una situazione conseguenza della catastrofe climatica già in atto. In Italia, però, il dibattito quotidiano è tutto concentrato sulle accise ai carburanti e sul superbonus all’edilizia, mentre il Governo non desiste dal finanziare le fonti fossili (41,8 miliardi di euro nel 2021) e stringe accordi con le dittature nordafricane per nuovi approvvigionamenti di gas. Analogamente il sistema delle imprese e degli istituti di credito: basti pensare a Unicredit (il cui Tower Center si affaccia su questa strada, in Piazza Gae Aulenti a Milano), uno dei maggiori finanziatori mondiali dell’industria del carbone (1,71 miliardi di €) ed investitore in fonti fossili (1,35 miliardi di €), solo nel 2021.

Non è più rinviabile una svolta radicale di metodo e di merito: è necessario dirottare queste risorse pubbliche in investimenti per energie rinnovabili e in piani strategici di riassetto e salvaguardia del territorio, prevenzione e mitigazione idraulica ed idrogeologica.

“La VOCE delle scienziate e degli scienziati non viene ascoltata. La VOCE delle attiviste e degli attivisti non viene ascoltata. La VOCE del nostro pianeta non viene ascoltata. L’unico strumento che mi è rimasto per fare ascoltare quelle voci è il mio corpo, e con il mio corpo decido di fare politica scendendo in strada”

Giacomo

cittadino italiano che supporta Non paghiamo il fossile - Ultima Generazione

Ultima Generazione blocco stradale Milano combustibili fossili
SAPPIAMO COSA CI ASPETTA: COLPEVOLIZZAZIONE DELLE VITTIME E SCARICO DELLE RESPONSABILITÀ SU CHI CONSUMA 

Se chiudiamo gli occhi possiamo già rabbrividire per la prossima conta dei danni: produzione olivicola in caduta libera in Puglia, produzione di miele ridotta al lumicino, allevatori disperati in montagna e agricoltori sconvolti per la propria terra che inaridisce e cessa di dare frutti. Possiamo altresì prevedere il patetico copione che il mondo politico metterà in scena, invariato, anche quest’anno: colpevolizzazione delle vittime, quegli agricoltori che in preda alla disperazione cercheranno di approvvigionarsi di acqua in maniera illecita, con gli occhi sconvolti dalla visione della terra arsa. E scarico delle responsabilità su chi consuma, che sarà chiamato ancora una volta a chiudere il rubinetto mentre si lava mani e denti. Commedia grottesca a esclusivo vantaggio delle lobby del fossile.

 

INTERVENIAMO SULLE CAUSE: NON PAGHIAMO IL FOSSILE 

È ormai assodato il legame tra combustibili fossili e riscaldamento globale. Solo i negazionisti del cambiamento climatico continuano a rifiutare le evidenze ormai sotto gli occhi di tutti. È ora che i politici, oltre a proporre i soliti rattoppi basati sul razionamento dell’acqua, intervengano sulle cause: è ora che pongano fine ai trasferimenti di bilancio e agevolazioni fiscali legate alla produzione e all’uso delle fonti fossili, che nei Paesi del G20 sono passati da 147 miliardi di dollari del 2020 a 190 miliardi nel 2021. 

Secondo il rapporto 2022 di Legambiente dedicato ai sussidi ambientalmente dannosi, nel 2021 in Italia 41,8 i miliardi di euro sono stati utilizzati per sovvenzionare attività, opere e progetti connessi direttamente e indirettamente alle fonti fossili. Ben 7,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. Un incremento che non è più possibile giustificare considerando l’emergenza climatica, quella energetica e quella sociale, che insieme stanno allargando il numero di famiglie nelle fasce deboli e a rischio.

La nuova richiesta del movimento è:

➤  Stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili

Ultima Generazione sta chiedendo al governo italiano un “#FondoRiparazione” da 20 miliardi di euro per riparare i danni subiti dai cittadini a causa degli eventi meteorologici estremi (alluvioni, grandinate, incendi, siccità e così via) dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.

Per capire chi siamo e come agiamo, è possibile seguire ogni domenica sera alle h 21:00 una presentazione online su zoom, iscrivendosi a questo link. Più approfondimenti sul #FondoRiparazione sono disponibili a questo link.

 

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