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Comunicati stampa

12 persone in carcere

ULTIMA GENERAZIONE: ROMA, IN CARCERE 12 PERSONE

Salgono a 21 le persone arrestate per reato di criticare

Fiumicino, 5 dicembre 2023 – Ieri mattina, dodici cittadine* aderenti alla campagna FONDO RIPARAZIONE di Ultima Generazione hanno bloccato l’autostrada A12 a Fiumicino per 30 minuti in un’azione di disobbedienza civile nonviolenta. Dopo pochi istanti, un automobilista ha consapevolmente investito un manifestante. Arrivata la polizia, le cittadine sono state portate in questura. Alle 20.00 di ieri è arrivata la notizia che Riccardo, Azaria, Leonardo, Beatrice, Nerè, Giordano, Mattia, Filippo, Emma, Massimiliano, Simone e Filippo sono state prelevate e rinchiuse in diversi carceri di Roma. Dopo due notti passate dietro le sbarre verranno processate per direttissima mercoledì 6 dicembre alle 9.00 a Civitavecchia.

CI VOGLIONO METTERE IL BAVAGLIO

È ignobile che questo governo scelga di chiudere in carcere delle persone che, attraverso il sacrosanto diritto costituzionale di manifestare, chiedono sicurezza e prevenzione per la più grande crisi dei nostri tempi. La gravità e l’urgenza della crisi eco-climatica vengono continuamente occultate da un status-quo mediatico, politico ed economico a cui conviene nascondere la situazione.

Il restringimento dello spazio di protesta tocca chiunque chieda che lo Stato garantisca i suoi diritti: lavoratori che perdono il posto, studenti che non hanno i soldi per pagare l’affitto, medici o ferrovieri che scioperano affinché il governo investa in sanità e sicurezza, alluvionati che dopo un anno e mezzo sono ancora senza casa, come nelle Marche, e che va a manifestare la sua rabbia nella piazza cittadina.

Le dodici cittadine che si trovano in carcere in questo momento, si stanno assumendo le responsabilità delle loro azioni. Il presidente Meloni in queste ore sta invece assicurando miliardi di Euro ad Eni strizzando l’occhio al Sultano del petrolio, chiaro segnale che per i responsabili della catastrofe climatica in Italia (Eni, grandi banche ed assicurazioni), che finanziano il fossile, per le multinazionali che trattano i lavoratori come schiavi, per gli evasori fiscali che rubano da decenni miliardi di euro alla sanità, alla scuola, alla manutenzione del territorio, sono previsti premi e non inasprimenti penali.

PERCHÈ BLOCCHIAMO LE STRADE?

Contrariamente alla narrazione che la stampa mainstream vende su di noi, non siamo ragazze ingenue o scansafatiche che non hanno voglia di lavorare. Siamo un gruppo eterogeneo di persone estremamente preoccupate per il proprio futuro e ci siamo prese carico dei nostri doveri costituzionali, decidendo di dare tutto quello che abbiamo per difendere la nostra dignità, le nostre famiglie, il nostro paese.

Blocchiamo le strade perché così facendo la nostra voce arriva ai palazzi del potere, ma non solo. Il clamore creato dalle nostre azioni genera confronto, e dal confronto si genera l’opportunità di cambiamento. Il risultato è che sempre più persone si rendono conto di quanto corrotto e inaffidabile sia l’attuale sistema, e decidono di scendere in strada insieme a noi.

Roberto Saviano, supportando Ultima Generazione ha dichiarato: “L’attivista climatico non è un pericolo per la pubblica sicurezza. Il blocco stradale crea una situazione dove l’automobilista non può fare altro che fermarsi e riflettere, magari arrabbiato, sul motivo per cui è rimasto bloccato e lo dirà al telefono, ne parleranno i giornali e si creerà disagio. E questo disagio veicola, anche se in forma antipatica, l’emergenza climatica. La vostra quotidianità: andare in macchina, al lavoro, all’ospedale è compromessa e non ci sarà più se continuiamo così.”

*Il femminile sovraesteso è una pratica già presente all’interno di Ultima Generazione e abbiamo scelto di renderla pubblica attraverso i nostri comunicati stampa. Adottiamo il femminile sovraesteso per segnalare che l’uso delle parole può essere ed é una scelta politica in sistemi di oppressione. Il femminile sovraesteso può intendersi anche come sottointendente “persona”.